
Azienda Agricola S. Antonio
Dal campo dei nonni gli ingredienti delle confetture

L’Azienda Agricola Sant’Antonio nasce nel 2010, quando Cristian Malacarne di Comano Terme, da poco laureato in filosofia presso l’università degli Studi di Trento, decide di cominciare a coltivare alcuni campi lasciati in eredità dai nonni.
Inizialmente la coltivazione è solamente di lamponi, a cui poi in poco tempo si aggiungono more, fragole, fragoline, ribes nero, ribes rosso, uva spina. Nel 2013 l’Azienda Agricola Sant’Antonio cambia totalmente impronta cominciando a trasformare interamente la frutta in confetture, composte e creme, e non destinando più nulla al consumo fresco. Il 2013 coincide anche con la prima messa a dimora di piante di corniole, un’antica ciliegia dal gusto selvatico e acidulo.
Un frutto che deriva direttamente dal passato, visto il grande utilizzo che se ne faceva nelle cucine dei nostri avi. La riscoperta di questo frutto ha permesso all’azienda di cominciare a modificare la propria filosofia di coltivazione alla luce del nuovo primato del gusto intrinseco del frutto rispetto alle qualità estetiche dello stesso.;
Prodotti
Attualmente l’Azienda Agricola Sant’Antonio ha portato a compimento il percorso di micro-filiera: dalla coltivazione del frutto nei campi dei nonni, passando per la trasformazione in confetture/composte/pesti o creme, fino al confezionamento e alla vendita, il prodotto non esce mai dall’azienda stessa.
Le tecniche di coltivazione seguono al meglio i principi naturali della stagionalità. A parte una piccola fase autunnale di trattamento con rame (ammesso nel biologico) le piante non subiscono alcun tipo di trattamento -questo fa sì che la qualità degli ingredienti principali delle confetture e creme dell’Azienda Agricola Sant’Antonio si trasmetta al prodotto finale .
Le piante vengono potate e legate negli ultimi mesi invernali, mentre a partire dai primi giorni primaverili si comincia con le fasi di irrigazione. Dopo la raccolta estiva, nel tardo autunno si procede con l’apporto di letame maturo, utile fase di concimazione a lento rilascio.
Il frutto raccolto viene portato in azienda, dove inizia la fase di trasformazione, che avviene secondo una metodologia di cottura sottovuoto. In questo modo, si mantengono integre le qualità organolettiche della frutta; ciò permette anche di non utilizzare additivi o addensanti, tipo pectina o frutta-pec.
Le confetture e le composte sono interamente naturali, fatte di frutta e zuccheri o solamente di frutta (per quelle senza aggiunte). Il prodotto pastorizzato e confezionato è poi pronto per la vendita, in un processo che porta la materia prima direttamente dalla terra alla tavola.
Da questo lavoro l’azienda ricava gustose confetture e composte, tra cui lamponi, more, corniole, misto bosco, ribes rosso, mirtilli, albicocche, mele e zenzero, mele e noci,cipolle rosse etc..ma non solo: anche mostarde (mele e cipolle, zucca, corniole, fichi) da abbinare a formaggi e carni e alcune creme di ortaggi, per deliziosi aperitivi.


Naturale perchè
Trovandosi, inoltre, all’interno di un territorio, che già di per sé è elogiato per le sue caratteristiche (le Giudicarie Esteriori sono parte del Patrimonio Biosfera Unesco), l’utilizzo delle pratiche biologiche era la decisione più rispettosa delle tradizioni, della terra e dei suoi prodotti.
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